voyageuse

140 km/h

 

Poi c’è quella musica che devi per forza accendere
quando la strada ti chiama presto la mattina.

Prima dell’alba.

– L’ora migliore per partire. –

Un Illy fatto in moka, rigorosamente macchiato, una benson rossa.
Tutto dopo doccia e ristrutturazione esistenziale in bagno.

Scendi con una professionalità di fogli e solite cazzate
che ti permettono di non morire
ne’ di noia, ne’ di fame.

Ma la vita sei conscia non è nei fogli
o nella valigia perchè sai che dormirai fuori:
la vita è in quel cd. In quel brano.
Lo lasci partire a tutto volume
solo allora sei pronta per andare.

Ci sono brani per viaggiare
così come ci sono brani per amare
o per amarsi.
.

Il casello ormai sai che prenderai quello nel mezzo
quello che non si sa come mai, non  prende mai nessuno.
Rimangono nelle loro file sia a destra, sia a sinistra.
E pensi che è una figata
con i Lynyrd Skynyrd
bucare tutti.

Quasi mangi il mondo
poi a sera capirai che anche quel giorno
il mondo ha mangiato te.
Lentamente
morso dopo morso.

Mi divertono i camionisti
e i rari casellanti rimasti:
Con il resto ti danno il numero di cellulare su un foglietto
Allora pensi che forse quel giorno sei anche un pò figa:
 ti senti una leonessa

La sera
capirai che la leonessa è lei che deve correre
mentre il leone dorme
e il casellante è solo un disperato tentativo
di sopravvivenza alla propria virilità.
Pensi che hai fatto  bene a gettare quel numero.

Poi accelleri
mentre l’alba fa capolino sul tuo "oggi"
e la pesantezza del giorno
tutta da immaginare.

Ha uno strano sapore il viaggio.
Di tabacco, asfalto e pensieri, forse.

forse

sweet home alabama
where the skies are so blue
sweet Home Alabama
Lord, I’m coming home to you

.

Lord, I’m coming home to you