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Dal Messaggero
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Torno dopo questa settimana romana.
Il primo pensiero va ad Alda Merini, Signora Poesia.
E’ per lei che tutti i santi son tornati quest’anno
e con loro, reduce dalle vie dell’inferno,
se n’è andata.
Voglio immaginarla finalmente serena,
come in terra è difficile essere.
La notizia della sua dipartita mi arrivò telefonicamente
dallo stesso giornalista che ha scritto quest’articolo
quand’ancora era un’agenzia di pochi minuti.
"Beatrice, non so come dirtelo ma è mota Alda Merini".
La necessità quasi fisica di avvertire mia mamma
ma messo a fuoco tutto il parco assenze,
ho dato la priorità al silenzio e alla leggerezza del vino
che ho abitato dimenticando il resto.
E’ stato come sentirmi orfana due, tre, cento volte.
Sul letto di mamma, il suo "Fiore di poesia"
e un segnalibro alla pagina de "La Terra Santa".
Fu quello il primo libro che lessi di lei,
di cui oggi posseggo due copie:
La sua e la mia.
Ultimo regalo ricevuto da Giacomo
proprio pochi giorni prima di partire,
un libro rarissimo di Alda Merini,
trovato non so nemmeno io dove…
Ecco,
lascio alcuni link per ricordare Alda Merini
e tornare nel silenzio di casa
a dare un nome alle cose.
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L’ho ricordata su facebook.
La mia pagina di facebook
è visibile anche a chi non è registrato.
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Alda Merini e Giovanni Nuti – Poema della Croce
Alda, Ritratto intimo della Poetessa – di Ricky Farina
L’ultima Poetessa
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Ciao Signora Poesia
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Alda Merini
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manchi già