marée

 

QUESTA IMMAGINE E’ STATA RIMOSSA
PER STUPIDITA’ DELL’AUTORE
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Disancora per mano tua
la nave del ricordo;
quella che senza mare
naviga ognuna delle mie rotte.

Canzoni di antica tenerezza,
scrive sull’attesa,
la schiuma fra le conchiglie.

Nelle carezze,
le tue mani intrecciano capelli
ai nodi del vento.

Tornano sempre,
– tornano sempre più forte –
a ricomporsi leggiadre e timide,
sui nostri occhi,

con desiderio
fra la brevità nostra e delle maree,
chiedendo solo mare
 
le onde.


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mordendo una mela rossa

 

malgré tout

indépendance - photo Leidnar  - Flickr
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Fotografia di Leindnar

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Rimango al centro della Tua Assenza,
disegnando aloni e circonferenze.

La mia periferia
inizia nel centro di un pensiero che non si ribella
e la persuasione a credere
che davvero eravamo belli.

Quante bugìe ci raccontano gli specchi;
quante volte inconsapevolmente
entro nel raggio dei riflessi,
mordendomi il cuore
solo per intravederti

e accendere 
-indugiando presenza –

altre nuove lunghe notti
senza stelle.

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Trovato

je t'ecrie…

indépendance - elle
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Fotografia di Iva Yaneva

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Ti scrivo sempre
dall’atrio delle disgrazie,
perchè è lì che arriva,
come un foglio bianco,
un nuovo giorno.

Non pagine.
Giusto un foglio,
per non entrare nel panico
dell’esubero di tempo e spazio.

Con una mano raccolgo di me
fra la preziosità della polvere
– storia di anni e di un solo giorno – 
un dente di ceramica viva
ancora macchiato di sangue.

Per sopravviverti
mi prendo a morsi la vita
aspettando che fiorisca
una nuova vanità

sull’assenza di orizzonti.

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trovato in una giornata senza inizio ne’ fine
fra le cose rotte di qualche tempo fa

les temps et les étolies

indépendance - fille
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Fotografia di SecretsAndLiesInPerfectHarmony

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Ancora interrogo le stelle
non potendo parlare con la luna
durante il giorno.

Ognuno ha i suoi difetti:
le giornate si consumano
come baci
sugli inguini della bocca.

il tempo è un calesse fermo sulla collina
dietro a un tramonto.

Se la fame viene mangiando,
così io vivo, vivendo.

Esagerando,
come una scommessa mai vinta,
non capirò mai perchè
i numeri giusti escono sempre
su quelle ruote immortalate ferme

sotto lo sguardo buono
di certe stelle.

Calesse senza ruote,
m’osservo arrivare
perennemente in ritardo. 

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trovato in una mattina con connessione
instabile


inquiet II

indépendance  -  mal de vivre
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Fotografia di Flightless bird

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Ora che il tempo
è la misura che abita i nostri giorni,
mi chiedo se anch’io come te,
sono diventata adulta.

Se come ogni adulto
ho perso la cognizione delle albe
per rincorrere il niente.

Essere ora in me
ne’ destinazione ne’ tragitto,
ma il mistero dell’incontro.

Quel monologo che si fa
negli occhi dell’altro
per  riconoscersi giovani nell’eterno.

Ma noi avevamo occhi profondi,
che nessuna verità riempie.

– Tu lo sai: solo l’eternità ci è complice –

Aggrapparsi così alle domande
tanto per guardare avanti
e incontrarti nei disegni che fa la mente
fra il sole e le ombre.

Di tutto il  viaggio,
sono le inquietudini
il  bagaglio più ingombrante.

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trovato nello specchio

discours II

indépendance - entre les temps
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Fotografia di Sonia De Spa

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Sbadigli tutt’oggi la vita
ingannando il tempo,
non il ricordo.

Ti annoi come un’altalena
che nessuno sale, d’inverno.

Corrono nuovi giorni
i nostri figli,
attenti di non inciampare i nostri sbagli,
curiosi delle serre in cui
costretti a vita innaturale
nascono i fiori.

A me restano le dita
con cui appanno sui vetri,
incomprensibili discorsi.

E’ la vita che succede
come un fiume che scorre
e leviga di tutto quel che c’è

solo i sassi.

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trovato in un giorno stanco
e di corsa

prière III

indépendance - voix
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Fotografia di Martikson

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Se entro stasera
mi sarà dato rinascere

potrai trovare piccoli germogli
inchiodati come Cristo uomo
fra la luna e le foglie
e un lamento che dalle rovine sale.

Oltre alla polvere
rimane la forza del pianto.

Quello spostare macigni
mentre cerchi
il filo spezzato che libera le stelle.

Tutto succede in un momento.
La torre crolla
e un figlio nasce.

Sapessi che vuol dire aggrapparsi
alle preghiere mute e mutilate
che sovrastano di silenzio in silenzio

un silenzio più grande.

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Ognuno ha il suo 11 settembre
e nessuno lo ricorda

sourire

indépendance - rire
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Fotografia di Jim Blob Blann

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Dev’essere così un ultimo sguardo,
quel lasciarsi cadere da dentro gli affanni;
smettere di rincorrere il tempo
perchè tempo ci raggiunga.

Cadono ancora le foglie,
s’accendono sulla vita pensieri distanti.

Dalle cantine presto arriverà
l’odore del mosto e di un altro inverno.

Spareranno ancora fucili nel bosco
per gli odori della domenica che non tornano
ora è  più povero della mensa dei poveri
il mio piatto più ricco.

Sono tutte in bianco e nero le fotografie
dei miei giorni felici.

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trovato negli odori
e nelle assenze

lamentable genèse

indépendance - recherche
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Fotografia di Sarah Marshall

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Appartieni all’innocenza
e al sorgere delle domande
in un tempo che non ammette più
grandi albe.

Mi chiedo spesso
se anche tu tramonti alle mie spalle
o se stai semplicemente
andando.

Sai, ci sono pensieri
che sembrano annodati, come nei vezzi,
 alle perle.

E ci sono silenzi ingombranti
che occupano tutta la dimensione
del sogno.

Lì ancora tu vivi
intrappolato all’innocenza
in bilico fra la veglia e il sonno
e muovi verso l’andare delle acque,
il collo.

Tu dormi sereno,
io non sarò mai Salomè.


trovato fra le macerie