le vice

indépendance - la main du temps

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Fotografia di Labo Lau

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Sciogli vizi e giorni
con quella mano con cui
accarezzi il maschio e i ricordi.

Ho annodato
anche un tormento di fumo che sale
fin sul dorso della luna
a proteggere memorie.

Niente di diverso
da quello che appare.
In un sorso di vita galeggia il mio tempo
e quello che ne rimane.

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trovato nella consapevolezza
che i miei vent’anni son passati da vent’a
nni

QUI
un articolo su "Vivi Piacenza"
su Deborah Marini e me

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une femme errante

indépendance - aller

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Vado,
io che delle nostre donne
sono l’errante.

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Mi ero emozionato quando lessi “Le nostre donne” di Beatrice Niccolai,
versi di una forza straordinaria!
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La nostra Associazione Culturale, Blog – Territori e Paradossi,
aveva già in programma una serata con uno spettacolo
liberamente tratto dal libro Papalagi per il 7 marzo e facente parte
della rassegna dedicata alle donne ed organizzata dalla Municipalità di Favaro.
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Proponemmo ad Enrico Nardin, delegato alla cultura della municipalità,
di far leggere nell’occasione quei versi;
Enrico ci chiese “…ma si può invitare la poetessa?”
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Contattai Beatrice, che non conoscevo se non per le risposte
a qualche mio commento che avevo lasciato alle sue poesie,
e la cosa diventò possibile.
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Eravamo a fine gennaio, si trattava di organizzare la serata:
partivamo da Beatrice e dalle sue opere;
mancavano tutti gli altri ingredienti che lei, con infinita gentilezza,
ci suggeriva utili alla riuscita dell’iniziativa.
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Una ballerina di flamenco: l’Associazione “Paso Libre” di Mestre
ci raccomandò Martina Furlan, solare e bravissima interprete del ballo spagnolo.
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Mancava una lettrice: l’Associazione Teatro Arte Povera di Mogliano
propose la propria attrice Valentina Longo.
E si mise a nostra disposizione anche il loro tecnico del suono Massimo Mason.
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Il poeta Alessandro Bon,
presentatoci dal “Gruppo Poesia Comunità di Mestre”, ha proposto alcune sue opere.
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Il chitarrista classico Andrea Marzari
ha accettato con entusiasmo di partecipare alla serata.
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La poesia di Beatrice ha catalizzato la collaborazione spontanea
di molte nuove persone che ringraziamo di tutto cuore.
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Siamo fiduciosi che il ricordo di questa serata
accompagnerà nel tempo chi vi ha assistito;
e siamo sicuri che resteranno indelebili nei loro cuori
le emozioni che i suoi versi immancabilmente trasmettono.
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                                                                  Giuliano Brandoli
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Giuliano ha organizzato tutto
e ogni giorno abbiamo lavorato a distanza
per lunghe settimane di umana pazienza.
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La serata di sabato lascerà
ad ogni partecipante un libretto omaggio
con scatti fotografici di Giuliano Brandoli
associate a parole mie.
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Sai Giuliano,
quando hai abbinato la fotografia del 1967 di tua moglie Laura
alle mie parole  ‘la tenerezza dell’infinito’

ho avuto la certezza della tua straordinarietà.

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Grazie per avermi dato conferma
della forza dell’Amore.

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Come posso desiderare di camminare
se con Te ho volato,
lo spazio illimitato del cielo?

Con la Tua mano ho colto
la tenerezza dell’infinito
nel breve spazio di una carezza.

E se una stella brilla
da qualche parte nel buio del cielo,
è perché la Tua mano
mi ha accompagnato ad accenderla,

in un giorno lontano,
per noi,
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lassù.

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Beatrice Niccolai, ‘La tenerezza dell’infinito’ –  ‘Gramigna’, 2008

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dalle cose che accadono

la faim naturelle des choses

indépendance - foto di Deborah Marini, dettaglio, 2007
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La spaventauccelli – dettaglio
Fotografia di Deborah Marini, 2007

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"C’è in mezzo al campo di ognuno di noi,
uno spaventapasseri abituato da secoli di obbedienza
a impaurire la naturale fame delle cose…"

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"Il y a au milieu du champ de chacun d’entre nous
un épouvant habitué depuis des siècles d’obèissance
à épouvanter la faim naturelle des choses…"
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Traduzione a cura di
Guidu Antonietti di Cinarca

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Tratto dall’apertura del mio prossimo libro
di cui per una serie di motivi non posso ancora
citare il titolo.

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Trovato nelle mani e sul marciapiede
del cuore

l'ensemble des mots

indépendance - l'ivraie - montaggio Beatrice - fotografia Deborah Marini, 2007

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 – E’ stata un’esperienza bellissima –

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come è stata bellissima la condivisione in parallelo al blog,
attraverso una piccola mailing lista interna,
a chi ha lavorato intorno al libro.
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In sottofondo ora suona Sting con un noto gruppo corso, I Muvrini,
è stata la voce corsa di Guidu Antonietti di Cinarca
in effetti a rendere possibile
l’uscita del libro in due lingue: italiano e francese.
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Verrà presentato a Roma.
Di oggi la notizia che l’amministrazione comunale
sosterrà l’iniziativa.
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sarebbe bello ci fossero tutte le dieci persone
che hanno scritto la mia prefazione.
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Massimo, blogger
Timeline of blue, blogger
Antonella, blogger
Guidu Antonietti di Cinarca, architetto, resp. editoriale di rivista d’arte
(che ne ha curata anche la traduzione),
Antonio De Rose, artista poeta,
Valente Cancogni, artista scultore,
Pam,  blogger
Cav.Uff. Sante Albino Maria Rossi
(promotore del Premio Poesia Itinerante Piera Micheli Rossi di cui sono madrina)
Anna Visconti, amica conosciuta sulle parole,
Giuliano Paradisi, pensionato, mio lettore, amante di poesia.

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Quando parlando con Pino Roveredo
riguardo alla prefazione e al libro in generale
mi consigliò di farmi recensire da un ‘tecnico’ del settore
qualcosa in me si ribellò e glielo disse.
la poesia non ha bisogno di cattedre,
ha solo bisogno di essere accolta.
Chi meglio del lettore può dire?
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La poesia nasce nel cuore della gente.
il brano in audio ‘fields of gold’
per chi è dentro al libro sà cosa significa.
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Per ovvi motivi ancora il titolo non lo posso rendere noto.
del mio primo libro non ne ho mai volutamente fare parola,
ma i soliti furbi hanno plagiato il titolo,
questione oggi in mano ai legali mio e della casa editrice.
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Mi consola solo sapere che quel libro
non ha venduto un granchè
che la casa editrice aveva contato su una mia contropubblicità,
tanto da destare curiosità
cosa che vi prego di domare sapientemente.

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E’ stato bello lavorare insieme a dodici persone
(calcolando anche mio figlio Giacomo per le illustrazioni
e Deborah Marini per la copertina).

Per me è stato incredibile, come singolarmente
ognuno di loro mi inviasse la prefazione,
totalmente intonata sulla stessa nota.
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Nessuno dei dieci sapeva dell’altro.
Poi in finale, ci siamo scambiati idee e opinioni
ed è stato un regalo bellissimo
stare con altri nelle parole.
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Ad ognuno di loro
il mio più sincero Grazie.
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La data d’uscita sarà precedente la data di presentazione
che avverrà a Roma in aria di primavera,
dove sono invitata alla presentazione di un film su Pier Paolo Pasolini
che verrà aperta con la lettura di parole mie.
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Sembro più assente qui, lo sò;
è che sono spesso di là al telefono
e più su un’agenda.
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dopo tre anni, quest’anno
ho di nuovo anche io un’agenda.

une Vie Differente

indépendance - mots et vie

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ASSEMBLAGE SENTIMENTALE
"Negli occhi la poesia della tela"
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25 novembre – 12 dicembre 2007
Centro culturale Zero-Uno
Barletta
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Un cuore è stato spesso serializzato dalla pop
anche con venature e sfaccettature diverse dall’ambito prettamente sentimentale.
E l’esposizione diviene piattaforma di interscambio grazie ad Antonella Doronzo
che durante il vernissage, dipingendo su una tela di grandi dimensioni,
 cercherà di annullare la serializzazione tipica della pop art.
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*** 
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Seguendo questo percorso, le opere di
Francesco Dea, Maddalena Farina, Francesco Marra,
Monica Palermo, Ciro Spinapolice e Antonella Doronzo
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saranno interpretate dalle poesie di
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Teodora Mastrototaro, Rosario Galipò,
Michele Presacane, Francesco Catalano,
Beatrice Niccolai e Jacques Prevert.

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Dalle cose che accadono
mentre stavo progettando altro

avec papier

indépendance - fotografia di Deborah Marini - aprile 2007

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Fotografia di Deborah Marini, 2007
 copertina del prossimo mio libro

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Sono consapevole del fatto che non sia facile starmi accanto.
Ho per molti aspetti un carattere ingestibile.
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Mi assento dalle cose che ho intorno per pensare,
poi riemergo con le mie teorie, coi miei pensieri
che dò per scontato gli altri sappiano,
che abbiano visto con me quello che io nel mio viaggio
ho persino toccato, respirato.
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Il prossimo libro è un viaggio.
un viaggio che non ho fatto da sola.
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Il prossimo libro è un Atto d’Amore.
Non tanto mio, ma di chi con me
ha fatto il viaggio, vedendo quello che viaggiando
ho visto io.
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Pochi giorni prima di Pasqua ricordo che telefonai a Deborah,
le chiesi di fotografare uno spaventapasseri,
di quelli vestiti che sembrano che parlano quando li guardi.
,
Un tempo gli spaventapasseri abitavano i campi,
oggi sono sostituiti da nastri di plastica rossi e bianchi
annodati alle piante.
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Deborah ha una dote non comune.
e’ sempre silente. parla poco e quando parla,
il suo discorso ha sempre una logica.
Lei è dotata della capacità d’ascolto.
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Le parlai di come stava lo spaventapasseri
che avevo trovato, visto, amato nel mio viaggio interiore
e che avrei voluto trovare in un campo.
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Lei non aggiunse molto. Mi disse solo
"certo che sei strana,  ma forse ho capito"
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Lei costruì uno spaventapasseri,
lo vesti facendo suo il mio viaggio
e mi inviò molte immagini, tutte bellissime.
Guardando la foto di questo post,
capii che era lui che cercavo.

E sarà lui la copertina del prossimo libro.
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Ovviamente lei pensò bene che uno spaventapasseri
si annoia mortalmente da solo e costruì anche la sua compagna
ma questa è un’altra storia.
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Deborah ha la straordinaria capacità di rendere vivo
anche un sasso quando lo fotografa.
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Durante il viaggio si incontrano persone bellissime.
immagino sempre di viaggiare per lunghi tragitti
è nei viaggi che ho sempre fatto stroardinari incontri.
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Durante il viaggio mi si è seduto accanto,
con una delicatezza antica e straordinaria, Guidu.
Un giorno lasciò un suo segno di passaggio,
con una traduzione di alcune parole mie.
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Giorno dopo giorno ha preso per mano le parole
e lo ha sempre fatto sottovoce,
lasciando discreta traccia della sua bella presenza.
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Grazie a lui il libro uscirà in due lingue:
italiano e francese
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Pensai che, per come è strutturato il libro,
che è una storia brevissima entro cui si muovono le parole,
che occorressero delle immagini.
Poche ed essenziali.
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Pensai ad un artista
capace di vedere quello che vedevo io.
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Fu un pomeriggio non lontano che telefonai a mio figlio.
"Giacomo senti, sei molto bravo quando dipingi,
avresti voglia di illustrare il prossimo libro"?
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Giacomo rimase silenzioso.
poi mi disse che non sapeva se ne sarebbe stato all’altezza.
Gli chiesi espressamente di leggersi tutto il libro,
di scegliere i passaggi che preferiva e lì
lasciarsi trasportare dai sensi.
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Non sono molti, sono sei disegni.
Uno più bello dell’altro.
Lui come Deborah ha la capacità di rendere vive
le cose che disegna.
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Ha usato tecniche che non conoscevo.
E’ venuto più volte qui da me per dipingere
e sembra che la mia presenza sia servita.
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Il disegno che in assoluto amo di più lo ha fatto
con terre, sangue e caffè.
(gioventù moderna, io mi sono fermata agli acquerelli)
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E sarà il disegno di chiusura del libro.
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Sembra che il lavoro fatto per il libro gli dia anche credito scolastico
e ringrazio quegli insegnanti che gli hanno permesso
di dedicarsi a questa sua partecipazione
anche nelle ore di lezione scolastica.
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La tenerezza è stata sentirmi chiedere…
"Mamma, senti, anche piccolo piccolo, verrà scritto sul libro
che i disegni li ho fatti io? Insomma ci sarà il mio nome?"
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Certo che ci sarà il tuo nome,
e stavolta ci sarà anche il tuo cognome
e ci sarà persino la tua fotografia,
come ci saranno le fotografie di
Deborah Marini e di Guidu Antonietti di Cinarca.

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Personalmente credo, senza niente togliere alle precedenti
prefazione e presentazione avute fatte
dal premio Campiello 2005, Pino Roveredo
e dal critico letterario Giovanni Choukhadarian
per "Sans papier – reato d’esistenza di una buona a nulla"
che la prefazione di questo libro
sia molto, molto bella.
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Il titolo del libro e l’autore della prefazione rimangono ancora
nel cassetto del blog.

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Il finale del libro?
Ha intanto una costola a differenza del primo libro
che era unito da due spirali come i block notes.
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Il libro non ha un finale
e chi vorrà potrà scrivere nella zona apposita
il finale che preferisce.
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Io l’ho chiuso come fosse quello l’inizio.

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L’uscita del libro è prevista entro dicembre.
poco dopo il compimento dei miei quarant’anni

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Un grazie di cuore a chi ha fatto con me,
il viaggio

sans papier V

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indépendance - anniversaire

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Il libro compie un anno, oggi.
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In un anno un editore trae le conclusioni sul venduto:
Pare che il libro abbia venduto quattro volte tanto il previsto..
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Un poeta difficilmente è interessato dai numeri,
ma dovendo fare un bilancio
il libro ha permesso di
abbracciare tante straordinarie persone.

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Ed è il miglior guadagno.
Che i soldi vanno o te li fregano,
gli abbracci quelli sono
quello che dichiareremo al bilancio finale
di fine esistenza
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***
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Stasera sarò dalle 22:00 al "Tunnel" di Reggio Emilia
per aprire una serata gay aperta anche agli eterosessuali
(molto più significativa di una qualunquissima marcia per la pace)
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Aprirò la serata con letture di alcuni passaggi di
Pier Vittorio Tondelli, poi non leggerò poesia,

quella, cercherò di farla

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soirée

indépendance - toute une vie

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Con domani si apre un primo ciclo
di serate di poesia
a "l’Orologio caffè" il caffè della piazza centrale
di Borgo San Lorenzo (FI).

La serata di domani
"Cos’è poesia"
con poesia – arte visiva, musica e  teatro danza,
quest’ultima sotto la direzione artistica di Leonardo Terranova.
(Tango argentino)

E’ un progetto che avevo in mente da molto tempo
e siamo nella mia eterna fase sperimentale.

Ringrazio ogni persona abbia contribuito
alla realizzazione di questi eventi:

– Leonardo Terranova e i ballerini della sua scuola di ballo
– Massimiliano Aiazzi, musicista nella serata dedicata a Faber
– La Castelvecchio Editrice di Borgo San Lorenzo
– Fabio Innocenti – Per i filmati e le rarità su Fabrizio De Andre’
– La libreria del Corso, Mondadori di Borgo San Lorenzo (FI)
– Gina, Elvio, Alessandro per Esserci Sempre
– Deborah Marini per il suo contributo Fotografico
– Radio Mugello per il sostegno
– Marzia e i suoi dipinti per ricordarci il valore del colore
che può nascere nel silenzio delle donne.
– L’orologio caffè per dare spazio e ascolto alla poesia.
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Sarà tutto sottovoce
che a urlare basta e avanza Beppe Grillo

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Qui
un articolo uscito su me recentemente in Toscana

Qui invece
l’articolo che mi riguarda uscito
settimana scorsa in Lombardia

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– Trovato nelle cose che accadono –
(sottovoce o in silenzio ci diremo le cose migliori)

talons

indépendance - ombre

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Non arrivo mai con una serata costruita,
dove sono chiamata.

Sì, conosco la traccia di massima,
seguendo il tema della serata da fare,
poi, come in tutte le cose che faccio,
sono io con qualche supporto,
ma senza costruzione alcuna.

Stavo un po’ scomoda sui tacchi, questo sì.
Me li sarei voluta togliere, preferendo i piedi scalzi,
poi come sempre, dico, va beh, almeno apparentemente
sarò vestita, che vestita non rimango mai,
se entro nelle parole.

Nella serata di ieri sera venivo ufficializzata
come madrina di un concorso di poesia itinerante,
per tutti i comuni del paese dove verrà ospitato il premio.

L’occasione era quella di ricordare una maestra
di Secugnago, Piera Micheli Rossi,
 venuta a mancare 25 anni fa.

Nel piccolo comune del lodigiano,
ho voluto aprire la serata con un filmato
fatto a quattro mani con le fotografie di Deborah Marini
con poesie mie incastonate dentro,

poi parlando di scuola ho voluto
proporre una traccia di un documento interessante:
Don Milani mentre scrive coi ragazzi di Barbiana
"Lettera a una professoressa"
e una intervista a Pier Paolo Pasolini
su "Lettere a una professoressa" e sulla Poesia.

E’ stata in assoluto la prima volta
che ho accettato un micorofono e di stare in piedi
davanti agli altri.

Gli audio che suonano sempre sul blog ci
hanno accompagnato in un percorso intimo
sulla poesia, dove nasce, dove la si incontra,
parlando di tutto tranne che di poesia.

Ho voluto leggere la poesia di un giovane uomo di Secugnago,
Gianluca. 47 anni da otto affetto dal morbo di Parkinson.
Scrive in solitudine, quando la malattia gli permette
di impugnare una penna e farlo.

Ha orari particolari, e raramente esce dopocena.
Aveva invitato moglie e figlio a venire a sentirmi.
Nel pomeriggio avevamo passato un po’ di tempo insieme
a leggere le sue cose e a parlare.

Quando la sera è arrivato
ho pensato alla grandezza della poesia,
che aiuta a sconfiggere paure e mali
che scava nel buio, solchi di luce.

E’ stata poesia,
poi asciugare le lacrime di Evelina,
in un lungo abbraccio nel dopo-serata,
o della sua amica, anche lei, con lacrime nascoste
dietro la timidezza delle lenti degli occhiali.

E’ stata poesia
sentirmi ringraziare da uomini e donne
che non avevo mai visto prima
ma che sicuramente non dimenticherò.

E’ stata poesia vedermi regalare
una penna semplice viola,
da una signora di mezza età
"perchè tu possa continuare a scrivere"

E’ stato poesia il lungo abbraccio commosso
col sindaco che mi ringraziava
di aver regalato emozioni e riflessioni.

E’ stato poesia
tutto quanto è successo ieri.

E’ questa la grandezza della poesia.
Crea ponti dove sembrano non esserci strade,
apre all’altro nella dimensione  dell’Amore.

Poi, parlando da dove nascono a me, le parole,
ho invitato quasi piangendo
a non dare per scontato niente…

che in un attimo, tutta una vita può cambiare,
ed ho invitato le donne a pulire meno casa
ma dedicarsi più a loro stesse e ai loro compagni,
ai genitori ho chiesto di insegnare il valore
della povertà ai loro figli

E quando ho parlato delle mie Assenze,
lasciandomi orfana di destino,
in una terra disubbidiente.

Lì, la mia voce non ha sostenuto del tutto
– svicolando in altri terreni –
l’urgenza del pianto.

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Dal diario di bordo