notre gout

indépendance - bouche

.

Arriva nel vento della pioggia,
la stagione d’una primavera che
un giorno ricorderemo.

Nella tenerezza del tempo che ci vive
qualcosa di vissuto forse anche noi
 lo potremo ricordare.

E sapranno d’uva matura  i nostri baci settembrini,
Sapranno di pioggia, questi
che ci scambiano di nascosto, nei pensieri.

Sapore d’una pioggia di maggio
è il sapore che fra le lacrime
unisce di noi,

le distanze

.
Trovato in uno spillo conficcato
sulle labbra

âme

indépendance - vol de l'âme

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Si muove oltre il dolore,
con ali d’aquila, l’anima infinita.

Quando la mia anima s’innamora
inizia sempre l’eternità,
si materializza nell’inferno della vita,
il paradiso.

Si muove senza vesti
nella gabbia dei miei giorni,
e bacia in ogni tuo gesto
la certezza dell’Amore.

E’ una bambina che corre nel fiume
e toglie dalla pesantezza dei tuoi giorni,
secoli infiniti di solitudine.

si muove, portata dalla corrente,
la foglia morta
su cui hai posato la carne dei tuoi giorni.

Ti guarda incredula di te,
la tua anima bambina
.
:
Trovato sul fiume e più in là, nella certezza
d’eternità

amants II

indépendance - nudité

.

Avrei trovato il punto di non ritorno
in una sera d’inverno.

Non c’era vento e  tu nevicavi
silenzioso sui paesaggi del cuore.

Uno spaventapasseri
sosteneva l’insostenibile vuoto.
Senza guanti costruii un pupazzo di neve
accanto alla sua solitudine.

Nevica ancora il silenzio degli amanti
dove la neve s’è sciolta
in un pianto

.
Strappato da dove non riesco
più a ricucire vita

aube III

Independance - il blog di Beatrice Niccolai  - trait-d'union

.

Ed è era sera
quando uscendo da me,
scivolai nei tuoi occhi
per confondermi alle anse del fiume.

Guarda, rifluiscono ancora di noi,  i giorni
fino al risalire della genesi del mondo,

In una carezza m’avresti raccolta
senza confondermi più al passato.

Davanti a  noi,
schiarivano i sentieri del cuore
a nuovi possibili orizzonti.

Albeggia timido,
il destino

.
Liberamente tratto dall’ora dopo una camminata
sui pensieri del
fiume

ciel

independance - il blog di Beatrice Niccolai  - l'âme danseuse

.

Non c’è niente di più libero dell’anima.
Si muove con leggerezza
fra i tornanti ripidi e i dirupi della vita.
Assorbe e beve l’acqua del dolore e della gioia.
L’anima è un sempreverde che vive
nonostante lunghe stagioni senza pioggia,
la giovinezza dell’eternità.

Inguaribile puledra, l’anima bizzarra
 vive oltre il limite della carne,
al di là del carcere della mente.
Secondini i pensieri, dissacrano l’Amore.

L’anima si specchia nel vetro degli occhi
anche quando gli occhi rotolano
dal cuore alla terra,
nella polvere dei giorni.

L’anima non ha voce
ma distingue suoni e odori,
vola, fa le giravolte come una bambina
nel cuore dell’anima dell’amato
dove non c’è lontananza

Nasce nel cielo, una stella
laddove si riconoscono in uno sguardo,
le anime

.
Liberamente incrociato da qualche parte
nel cuore

futur

plongeon

.

Sarà come tuffarsi nel cielo
e catturare il profumo delle stelle.

Dev’essere stato così nascere.

Sarà come giocare a nascondino con la malinconia
e innamorarsi di un tratto di strada
– quella che camminiamo insieme –
in cui raccogli la pazienza per farmene corona.

Dev’essere così essere regine.

Io non lo so come sarà, credimi.
So che l’anima ancora sogna
e si specchia nei tuoi occhi per guardarsi.

E so che piange,
quando fra le stelle sul letto del tuo destino,
rimbocca le lenzuola al tempo,
senza darti appuntamenti, più.

Quelli che mancherai

Se ne andranno le nuvole
e torneranno a migrare gli uccelli.
Il mare restituirà le certezze della terra,
la mia è ancora fertile per ogni dolore.

Senza futuro si vive davvero meglio
è come nascere a nuova vita

ogni giorno

.
(musica: Hans Zimmer – Brothers)

.
Liberamente tratto dai tuffi

mains liées

chimie

.

Tutto in te sarebbe diventato
come toccato dalla benedizione di Dio
 – anche io – .

Io peccatrice,
non avrei mai chiesto il perdono,
quello che allontana dalla dignità del peccare,
e da te.

Di me, quando ancora mi assaggi,
bevi e mai disseti

Sacralità

.
Buon Anno

.
Liberamente preso dalla pancia
e dal cuore

discours

s'embrasser

.

Un lungo percorso di mani
dove il terreno è fragile e sconnesso,
fra le lande dove in un giorno di vita,
scopristi il desiderio di tornarmi in utero.

Ogni colpo, un giro di chiave
fino alla fine di noi,
incrociammo in un sordo grido di Piacere,
il destino.

Un lungo e tenero discorso interotto
da una frase lontana
impiccato ad un filo, il desiderio scendeva
e Tu tornasti a morire.

Mani senza braccia,
amputano lentamente l’anima.

La Tua vaga zoppa
sui bastioni del fiume
dove si sono azzoppati anche i cavalli,
dove solo un cappello blu, portato come si portano gli anni
ti ricorda che un giorno

fosti di me, specchio, anima, corpo
e fantino

.
Liberamente tratto da una cavalcata
chiamata vita