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Sono i pensieri eterni
quelli che girovagano dentro senza dimora,
trovano riparo nella quiete del silenzio
o nell’ombra di una distrazione.
Non li vedi passare,
se non qualche volta negli occhi
non li vedi, tanto sembro felice.
Ma se scavi dentro con le mani,
troverai un labirinto in cui si rincorrono voci.
Una opposta all’altra
nel conflitto dell’esserci e del divenire.
Trovarsi nel silenzio
con qualcosa da dire, raccontarsi, ascoltare,
e poi, nella vita, di vita esagerare,
tanto da doverne,
prima o poi persino morire.
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Trovato nel pacchetto di sigarette vuoto,
nei capelli umidi, nella felpa grigio antracite,
nelle tasche del risveglio.
o forse ancora tutto maledettamente
da trovare