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Ho appoggiato l’ultimo tuo sospiro sul mio seno,
per coprirmi un pò,
perchè il sole non sciolga le ombre,
in una distanza eterna
ch’è di noi, il cammino.
Ho appoggiato la mia tristezza
sulla tua spalla
per sentirmi meno sola,
per uccidere la paura, quando mi chiama.
Sono fioriti nuovi anni
laddove hai disseminato la speranza,
dove la terra è solo una crepa nata fra le zolle.
Non chiedermi cosa sia fiorito,
cosa di noi sia rimasto sotto al pergolato di gelsomino,
dietro l’ultimo cielo si lascia muovere dal vento
come un papavero rosso,
il ricordo.
Tu chiamami nella lontanza,
dove nessuna voce inquina l’aria
dove le stelle ancora cercano cielo
dove senza rammarico
mi sveglierei mille vite sognando quel risveglio
accanto ad ogni allba del tuo destino
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Trovato, sai dove