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Fotografia trovata in rete
(dall’archivio del blog)
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C’è un assoluto ancora
che chiede di esistere
entro i contorni delle piccole cose.
E’ lo sguardo di un giorno
su un giorno più distante
è il mio pensiero che si fa vento
in una sera d’estate.
E’ il sapermi al centro
di un fatto,
senza conoscerne i dettagli.
C’è sempre un cammello
che balla solo nel deserto,
disseta il sole all’ombra della sabbia
e nel silenzio dorme.
Sono diventata una grondaia rotta
che raccoglie i discorsi del cielo
per annaffiare le margherite sull’asfalto.
C’è un assoluto ancora
che mi sta di spalle,
osserva il tempo scappare
come un cane senza nome
o un ladro di stelle.
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Trovato sulla tastiera del pc di Adriano