.
Con la mia mano sinistra
scrivo parole mancine
nate tutte ferendomi il cuore
sulla lama affilata della tua barba.
Se sanguina la donna,
è il flusso di vanità da cui anche tu sei nato,
e dove ti spingi
in cerca di un utero sfitto,
dove allestire il passaggio di un giorno.
La storia partorisce cadaveri,
morti tutti sul palmo della mia mano,
allineati come soldati,
In te ho arruolato la mia
incapacità di vivere senza amare.
In te, è affogato in una sola goccia
un intero mare.
Tu rimani la mia bandiera d’appartenenza.
Una bandiera bianca
che sventola senza cielo,
in aria.
.
Dal baule trovato in soffitta
mentre un topo rincorreva un gatto