l'espace vide

indépendance - l'espace vide
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Fotografia di Susan B.

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Il mio centro è come sempre
un bicchiere capovolto.

Fino a dieci anni ci partorivano monete,
le lucciole.

Ho capovolto tutta la mia vita,
con me al mio centro.

S’è capovolto anche il bicchiere
 e sono volate via le lucciole.
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Mi sono spremuta le mani
perchè avevo sete
e sono volate via queste parole.

le chant des feuilles

indépendance - feuilles
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Fotografia di Esther

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Le visioni non sono più le stesse
anche se lo scenario è invariato
dove si posa lo sguardo.

Fruga oltre le foglie,
quasi le deruba della leggerezza
che hanno nel cadere.

Un cenno muto
quasi stride nel silenzio
riecheggiando nel fondo del fondo
dei pensieri senza dimora.

Solo una rana
saltella come fosse di casa,
in questo mio stagno.

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trovato nel pensiero del giorno:
Perchè non si mettono d’accordo gli astrologi
sulla stesura settimanale degli oroscopi?

aller vers la vie

indépendance - aller la vie
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Fotografia di Tina

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Quante mani esplorano
i confini della carne,
arredendosi al giorno
senza guardare le ombre
rialzarsi dalla polvere.

Il mio andare
è inciampare sul mondo
e soffermarmi sulle vite degli altri,
quasi rapita dalle luci intermittenti
delle lucciole.

Non appartengo
alla vita dei morti.

Morirò inciampando
 su un masso
tumefatta di vita
con le ginocchia e i polsi rotti.

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Trovato nelle unghie rotte.
Questa vita non è pietra pomice.

notre âme déshabillé

indépendance - vie diverse
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Fotografia di Szeike
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Dagli sguardi fuori posto
immaginare un ordine,
percepire gli odori
in stanze sfitte per troppi anni.

Essere tutti quegli anni.
Esserci dentro fin sopra al collo
ed essere già pronti
per nascere
nella stessa ora di sempre,
nel solito luogo, storia o destino
solo per ritrovarti.

Come quando mi spogliai l’anima
e la lasciai nuda
 accanto a qualcosa di vivo,
che già era la mia aria.

Ma mi bastava quello:
repirarti nel silenzio
e conoscerne già i discorsi.

Ero già troppo ubriaca di vita
per aver bisogno del vino
ero troppo felice
per aver bisogno dei ricordi. 

Le mie notti si infilano
– di silenzio in silenzio –
in tutti i dirupi dei sogni 

nel letto sempre occupato
dalle nostre ombre.


Trovato fuori posto

silencieux VI

indépendance- les jours
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Fotografia di  G. Janik

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Le ombre appese alle pareti
si muovono come foglie,
viste da lontano sembrano frutti
maturi abbastanza per non cercare fame
e ricadere a terra.

Passi silenziosi nel bosco
cercano le proprie orme:
Io in me, la mia storia.

Di silenzio in silenzio
nuda di vita,

mi vesto di parole.

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trovato nelle cose da fare
Fra una cosa e l’altra
prima di domani.

imprévu

indépendance - un jour
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Fotografia di J. Rose

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S’apre sempre d’improvviso
quel sentiero
che indica la strada per rimanere
senza dover necessariamente tornare.

Ho mani di lavanda
quando seguo nei campi
le traiettorie del vento
o quando ancora più fragile
mi ferisco con un papavero
che sta sopravvivendo.

C’è un interminabile
campo di girasoli
dove ancora corrono i miei temporali
e dove nulla oltre la pioggia

interrompe l’esistere
del cielo.


Trovato in me,
per caso fra gente che va e gente che viene.
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femme d'eau

indépendance- bouche
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Fotografia di Ananina

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Pagine senza storia
la mia qui ora e adesso;
il resto è già
quello che manca.

Fioriscono ancora certi piccoli sogni,
come segreti da cui dipendere
o a cui attingere,
andando.

La mano che urla
è sposa della tristezza,
già la vedi madre
e piange che sembra rida

rassicurata
solo dalla pioggia costante
sul suo essere viole e primule
in questa stagione

senza fine.

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