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Fotografia di Szeike
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Dagli sguardi fuori posto
immaginare un ordine,
percepire gli odori
in stanze sfitte per troppi anni.
Essere tutti quegli anni.
Esserci dentro fin sopra al collo
ed essere già pronti
per nascere
nella stessa ora di sempre,
nel solito luogo, storia o destino
solo per ritrovarti.
Come quando mi spogliai l’anima
e la lasciai nuda
accanto a qualcosa di vivo,
che già era la mia aria.
Ma mi bastava quello:
repirarti nel silenzio
e conoscerne già i discorsi.
Ero già troppo ubriaca di vita
per aver bisogno del vino
ero troppo felice
per aver bisogno dei ricordi.
Le mie notti si infilano
– di silenzio in silenzio –
in tutti i dirupi dei sogni
nel letto sempre occupato
dalle nostre ombre.
Trovato fuori posto