espace vide entre les temps

QUESTA IMMAGINE E’ STATA RIMOSSA
PER STUPIDITA’ DELL’AUTORE

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Intrappolata nel tempo andato,
volo in un bicchiere capovolto
quasi come una lucciola.

Sembrano così vicini
i cieli che hanno incatenato le nuvole
e da questo in cui vita si perde,
intravedo ancora
le tue luci sciogliersi sull’asfalto.

Pioveva.
Il mare mi ancorava agli scogli.

Il rumore delle onde di notte
e il faro che lampeggia
da dentro al bicchiere
lanciano segnali capovolti.

Anche le donne
spengendosi,

emettono luce.

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Nel 2004 oggi, nascevo blogger
con "
more ferarum"
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Pioveva ed io ero già
in un bicchiere capovolto.
Non ho più emesso carezze, suoni o luci.


.Solo parole.

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a volte il silenzio mi è necessario

déchirer

déchirer

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Mi strappo la vita come fosse una ciocca di capelli.
Fuori nevica.
Mi alzo la gonna per sentire se Tu ci sei ancora,
salgo su per le gambe, fra le cosce, inguine e salgo fino a trovarTi in gola.
Non esci. Rimani lì come un pensiero inespresso, una parola non detta,
una metafora, un qualcosa che non sa se salire o scendere
che rimane appeso come un bagatto
alle pendici del mio sentire.

E ci sei tutto lì.
A volte mi domando quanto giochi la fantasia col cuore
e quanta fantasia giochi sui Nostri corpi.
Anche le anime fanno sesso.
Imperturbabile mutamento dell’essere e del divenire
è bello sentirTi dentro, ovunque

Come una idiota cercare fuori, in un camino
quel fuoco che di Te, mi brucia dentro
come se Tu fossi fuoco e io vento.

Baciami ora piano
fra gli alari
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(musica: Nick Cave and The bad seeds – Into my arms)

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liberamente tratto dal Nostro blog More Ferarum