soupir III

indépendance - fleur de femme
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Fotografia di Nika

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Ci colpì un sospiro
con quella leggerezza
d’essere alito di vento
o comprensione reciproca
dopo l’esserci incontrati
nelle onde della tenerezza.

Ci scolpì
a memoria di dio
con una costola per remo
e la vita come barca.

Nuotarsi dentro
ci riconduce
all’esatto centro del nostro smarrimento
ed è esattamente lì
ogni volta,
il nostro incontro.

Inventarsi la vita
riconduce all’ombra della rinascita
o alle porte di nuovi giorni.

Ci scolpì
in un giorno di neve
la mano che intrecciò i nostri sguardi
e tu già eri la mia attesa.

Prima ancora che arrivassi.
Prima ancora che mi perdessi.

Timida e rassicurante
come luce intermittente
del faro del mio deserto

si muove sul mio dorso
come accompagnata dal vento,

una tua carezza.

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Trovato di nascosto
sulla riva di un lago

tout court

indépendance - dans l'eau
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Fotografia di Yanire

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Piovere
come certi giorni
senza nulla chiedere,
alle logiche del tempo.

Essere per caso,
il caso di ogni momento
e esserci per caso
nell’algebria del viversi la vita
senza resto.

Essere nel poi
solo qualcosa di riflesso
nel luccicare dell’asfalto.

Chissà oggi
quale divisa indossi
e quale sguardo adoperi
per ricordarti del brillare del sole
senza averne avuto permesso.

Non riparo mai
la vita, il desiderio, l’errare,
dall’ebrezza del vivere,

come un noncurante piovendo,
semplicemente.

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trovato in giorni con troppe domande
e troppe poche risposte.

le réveil d'un jour

indépendance - jeu d'eau
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Fotografia di Composed

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Capace d’insonnia,
il sogno si muove come vivo
fra le mie ansie.

Hanno trine le tende
con gli sguardi degli angeli.

Hanno occhi socchiusi
certi pensieri lontani
in cui tutto è di nuovo
il giorno che sta nascendo.

E’ nel tempo che ci sta guardando,
nell’odore di sandalo
avvolto da spirali di fumo,
che al solo guardarti
il cielo si colora di meraviglia.

Si sveglia, 
– per eccesso di stupore –
la donna
che si sta partorendo.

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trovato credo nello stupore
di giorni che chiudono e aprono
i sipari delle cose

j'aimerais m'arrêter

indépendance - l'arbre
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Fotografia di N. Lina

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Mi sarei fermata
sulle rive dell’ultimo sguardo
per gettare come fosse vita
altro pane ai nostri giorni. 

Anche le anatre
oltrepassano recinti
e disegnano traiettorie sull’acqua.

C’è sempre quell’albero
con incise le nostre iniziali
sulle foglie d’autunno.

La distrazione è altro:
non è nei colori caldi;
è cercarmi nei tuoi passi,
prendere distanze da quello che sento
e andare oltre i rimandi.

Si sposa il sole al suo riflesso
e diventa col tempo quelto che siamo:

tristezza e tremore
al risveglio.
 
.

trovato in giornate piene di cose intorno alle parole

soudain

indépendance - jouer avec le vent
.
Fotografia di T. Violet

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Succede d’improvviso
il disagio di dio
nei cespugli della notte,

quand’anche la voce s’allontana
e tutto torna nella sua verità
ad essere segretissimo niente.

La disperazione
disegna sentieri nei deserti,
poi si perde
dietro la testa reclinata del giorno.

Sulle guance d’un pensiero
dichiara vita alla vita,
solo l’illuminarsi

d’una sigaretta.

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trovato ora
mentre cercavo di tornare in utero

siècles du silence

indépendance - draps
.
Fotografia di Iollah

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Ho appesi agli occhi,
lavati di lavanda
gli sguardi;
 
ancora pronunciano silenzi
con tenero smarrimento.

Solo un raggio di luce
evidenzia due piastrelle rosse
come fossero i passi silenziosi
delle mie labbra.

S’inondano ancora
come fossero gemme di sale
le brevi giornate senza ore
a cavallo della polvere.

Ci sono sempre
a farmi compagnia,
i passi del tempo, gli errori, gli accadimenti,
le sedie vuote intorno alla mia assenza.

Neanche la madonnina di legno
piange più sua figlia ribelle.

Le accarezza il volto
e con una scheggia del suo mantello
semina cicatrici e rose

nel deserto.

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trovato in giorni di cure

l'ombre d'un homme

indépendance - avec les mots
.
Fotografia di Pubelina

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Tornai a vivere
il giorno che iniziai a morire
ed ancora è un’agonia lenta,
in cui tutto appare come visto per la prima volta.

Mi osservo sopportare
questo silenzio tangibile
che si muove nei giochi dell’aria
e lì quasi prendere forma.

Posarlo sulla tavola quando rincaso,
oppure usarlo come matita
per disegnarmi uno sguardo.

Accarezzarlo ruvido e sanguinate
come lo sguardo di un uomo
senza labbra.

Silenzio che urla
e nell’ora della vanità
si fa velo che lascia intravedere
una nuda semplicità.

Tre dita unite
stringono il contorno di un sogno,
l’ombra ridente di parole
che scivolano via

nei segreti delle coperte.

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trovato ora
ma non ti dirò mai che sono per te

ton silence

indépendance- souffle de vie
.
Fotografia di J. K.

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Sei l’attimo distante
in cui tutto succede.

D’improvviso
sulla mietitura del tuo seme
torna a piangere
la pioggia d’aprile.

Guardami.
Sono diventata il tuo silenzio
che s’affaccia ogni sera
come in estate
il vento d’autunno.

Piove ancora
e barcolla la tenerezza
in braccio alla luna
quando toglie le tende
col suo fare stanco,

il giorno
che come mai te,

arriva.
.
Trovato in almeno tre antidolorifici
e in una dose massiccia di ferro.

Amour, c'est toi?

indépendance - ici
.
Fotografia di Martin L.

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Una voce ancora
nel rimando degli specchi
e la certezza di te
in un odore dalla voce stupìta
quasi incredula
nel sapermi sopravvissuta.

Esisto, esisti.
Come la mettiamo ora
coi lutti da rielaborare
e la vita rimasta da vivere?

Bruciano nell’aria
gli incensi e le candele.
La voce diventa un eco
che assume la forma delle nuvole

mentre scendi
di pietra inquieta
queste mie scale.

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trovato fra i calcinacci dei lavori in casa