Fotografia di D. Composed
Senza che lo vedessimo
il tempo stava esondando
dai nostri giorni.
Ricordi il vivere facile
di quell'estate breve?
Quel tuo morire ogni sera
in un sogno diverso
per rinascere senza vita
nella vita del giorno dopo?
Ricordi?
Ora il tempo
è il mare del mio lago
tu un frusciare nel canneto
ch'è di questo tempo,
rituale di memoria,
o soffitta sgombra
per qualcosa che già sta succedendo.
Ricordi la tela di ragno
sull'angolo muto della stanza?
Ora quell'esile filo
seppur incerto e sparuto
illumina i contorni
di quest’andare
sotto gli archi
delle otto zampe di ragno.
trovato al solito posto,
vicino alla ragnatela