Fotografia di Emmetis
Della memoria
non c’è grave pentimento
solo l’ombra della luce
di un sole stanco.
Battito di vita
è il cuore
che seppur ferito,
amando, si ribella.
trovato nelle mani al risveglio
Fotografia di Emmetis
Della memoria
non c’è grave pentimento
solo l’ombra della luce
di un sole stanco.
Battito di vita
è il cuore
che seppur ferito,
amando, si ribella.
trovato nelle mani al risveglio
.
Fotografia di Nika
.
Le stanze vuote
respirano la notte
e sembra che partecipino al sogno.
C’è un nuovo odore
in cui m’addormento:
il resto è sussulto di ombre,
di incensi di sandalo bruciati,
di una catena che il vento ha spezzato.
La vità che succede
ha la sua verità
in quello che non è successo
e l’attesa è un albero
che si riveste di timide foglie.
La brace
è la costante di un tempo
che si consuma fra gli alari.
La certezza dell’immediato ora
è il rintocco del cuore
il sasso che riconosce la mano,
il sole che filtra dalla distanza,
riconoscendomi nell’errore
e non dalla forma.
Eppure la costante è sempre quella:
inquietudine e tenerezza
al risveglio.
.
Trovato così senza cercare, fra le mani e il cuore.
.
Immagine trovata in rete
(autore sconosciuto)
.
I giorni che sai
sono di latte come i denti fragili
delle stelle.
Nessuna parola oscura la notte;
solo nel sonno arriva forte
un mal di denti
come segnale di vita
o solo di soccorso.
Dolore assoluto vivere.
Incamminarmi nel sogno
e lì superare tutti i recinti,
avvolgermi di nuovi odori
e starci dentro
come in un utero d’uomo
mi sveglio farfalla.
Hanno un peso le ali
ora che il cielo è l’unica dimensione
del non vissuto.
Strappami le bugie dalle labbra
quando ti accarezzo col pensiero
e ci racconto che il tempo
è qualcosa di distante.
In bilico
fra i discorsi amorosi
del semplice stare al mondo:
così mi ritrovo al risveglio,
così da anni,
ogni giorno.
.
trovato in giornate che non si sa come mai
hanno solo 24 ore
Il frigo inizia a sorridere.
Peccato che mamma non abbia potuto godere
del mio pane.
Questo mi fa male.
.
Fotografia di Karine
.
Nell’ora muta del silenzio
cercherò uno sguardo da dirti
senza che te ne accorga,
senza che il pudore mi svegli
o ci conduca allo strano gioco
degli equivoci di finimenti
già adulti.
E saranno sottovoce
quelle frasi
che stanno dentro l’ombra di un cespuglio,
fra le rose che non
si sa se fioriranno.
Ci sarà complice
il tempo bugiardo
di un’uva matura fra i filari
di gennaio.
Luna distratta
coprirà con una nuvola
gli occhi alle stelle
perchè tutto succeda
nel migliore dei modi
– per entrambi –
inconsapevolmente.
.
il caldo da alla testa e al cuore
.
Fotografia di Bettina
.
Non fermarla
questa mano di vento
che accarezza il giorno
sui capelli della terra.
E’ già una frase dell’eterno
che si esprime e confonde
in un istante.
Il fiore si piega
all’andare della vita
senza chiedersi come verrà reciso
chè anche gli angeli hanno come ali,
le foglie.
I sogni dei perdenti
sanguinano in ogni istante
e colorano di pudore
il volto stanco del giorno.
Prima del tramonto
dentro ai riccioli della sera,
anche noi eravamo altro.
.
trovato in una giornata di domande
e di poche risposte.
a volte è preferibile il dubbio.
.
Fotografia di Esther
.
Ancora fermo
il muoversi delle foglie
per trattenere il rumore delle ombre
quando s’incontrano.
Indossano i nostri sguardi
e non lo sanno.
Si scrivono da soli
questi giorni di lavanda
in cui il sentimento
come trasudato
dall’odore di pioggia sui tigli,
vive e prende forma.
Succede d’improvviso
e diventa il frusciare viola
come odore senza terra
la lavanda.
.
trovato nel cuore
e nella fase del pre innamoramento, credo.
O forse post.
.
Fotografia di S. Sabor
.
Per i motivi del cielo,
è qui in terra che sfioriscono
i miei giorni.
Perchè i tuoi passi
costeggino i miei passi,
perchè io in te
diventi l’ombra del tuo andare
o il silenzio che tutto traduce.
E’ per te
che scuoto ogni giorno le nuvole,
battendo,
– piangendo –
i piedi.
.
Trovato nelle inquietudini
e nella tenerezza della pioggia
.
Per gentile concessione di
Antonella Iurilli Duhamel
.
E ancora muoversi
dentro a giorni
presi in prestito al tempo
con quella calma
del mare sotto a ogni tramonto,
come se fosse
naturale essere il filo
che tesse le ragnatele sugli anni
o quella polvere sulle travi della notte.
Trovarmi in distanza assoluta dal cielo,
così distante dalle stelle,
a girovagare per i vicoli oscuri
del mio smarrimento.
Essere certezza dell’ora
e mai del quando.
Guardarmi arrivare in ritardo
come si presenta una stella cadente
nel cielo spoglio di novembre.
Ripercorrere tutti gli odori,
dei tuoi attimi, del mio sempre.
Il fiore reciso
ha anche lui una sua storia:
essiccato fra due pagine
si fa incontro.
.
trovato dove io cerco altro, sempre
.
Fotografia di J. K.
.
Un giorno si potrebbe ritornare
laddove la vita
ancora rotola le sue cadute migliori.
Mi riconoscerai fuori dagli usci
che fanno odori, amore e casa,
o per quei vicoli dalle lenzuola colorate
sempre all’ombra di sguardi
che non fanno mancare i ricami.
Sì,
si potrebbe tornare
sulle panchine degli addii
o sul viale che costeggia il tramonto
a raccontarci la vita
presa in prestito
alle emozioni.
Sanguina
anche il più lontano dei ricordi
come una susina addentata male
sulla camicia bianca
fatta a forma di bandiera
ora rossa e quasi povera
così come la guardi.
C’è sempre il pelo sudato di Dio
arricciolato a forma di noi,
sul sudario dei ricordi.
.
trovato nelle lenzuola bianche
e senza trine
.
Fotografia di Salambo
.
Dentro la notte
cammini mano nella mano
con la leggerezza
e ti fai vento,
un vento che distrae la realtà dei fatti,
che ti riporta in grembo a un sogno
dove tu ancora corri.
Dentro la notte,
ci siamo arrivati coperti
da un sole di giugno,
i filari di ombre
erano qualcosa di distante.
C’è un cammello che beve
quello che piangi,
che supera deserti
mentre non parli.
Che bella quella malinconia
che hai scritta dentro gli occhi,
che parla il linguaggio semplice
di sassi a filo dell’acqua.
C’è una farfalla
che sbatte contro gli specchi della notte
che piange mentre ancora sogni.
Liberami dal bozzolo
e cuci al volo di un momento,
la vanità del mio essermi
inciampo, naufragio, adempimento.
Sapessi che tenerezza
fa qui il tempo,
non passando.
.
buongiorno tenerezza!