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Fotografia di Kathryn
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Dietro l’Oriente.
giace il bagaglio dei grandi sogni
partoriti tutti nel silenzio.
Noi si era stranieri a casa;
già lontani anche nell’abbraccio.
Piangeva solo la vita
sui bordi delle partenze.
Del viaggio,
immobili con gli occhi chiari,
saremmo stati l’eterna partenza
e il dubbio di aver dimenticato qualcosa
prima di lasciarci.
Il maglione arancione,
il portatrucco nero,
il numero di serie di quel dolore,
i connotati di chi ti era già accanto,
semplicemente un saluto,
o il vagito di un addio.
Dietro l’Oriente
riposa per nessun dove
il binario nato morto.
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Trovato fra le sue ultime cose rimaste in casa:
la voce di sua moglie che mi telefonava