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Fotografia di Julia
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Ti accendi in me
come la luce d’aprile
dietro la poggia.
Passano così
stagioni che non hanno tempo,
vizi e ozi
si riflettono in quello che fai
o nelle pozze sull’asfalto.
Visioni d’altro
annunciano il soleggiare
di tenerezza fra gli alberi,
l’inverno richiama la fame
o il dissetarsi dei daini.
Abbracciarti così
dove nasce l’abbraccio,
nel silenzio d’altri odori
e dove la ricerca del polline
è solo
la conferma della capacità di farlo.
Un pensiero non più distante
batte come pioggia d’aprile
sulla mia finestra aperta.
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trovato dove non dovrei cercare
e dalla mia maledetta passione per il peccato