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Fotografia di Tina
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Chissà dove ci porterà il tempo,
se ci aspetterà sempre
dietro l’ultimo angolo
o se scivoleremo
distratti da uno sguardo
in un silenzio già umiliato,
per sempre infranto.
Il suo sguardo è l’antico dolore
che non è mai stato scritto,
il mio è vestito d’incredulità
ed ha freddo.
Urla al pudore
anche una voragine coperta di nebbia
e le parole diventano
il luogo del silenzio
come un oracolo
senza risposte.
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Trovato nella cronaca
– la peggiore di questo tempo –
e nella mia incapacità di trovare parole