histoire de la pudeur

indépendance - solitude d'une femme
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Fotografia di G. Janik

Succederai ancora in me
come prima del tramonto?

L'ombra accompagna sempre
i passi brevi d'inizio inverno
nel calmo respiro
fra un pensiero e il cadere delle foglie.

La vita
è un tempo che succede;
io mi sto di fianco
guardarmi accarezzare
dalle sue mani
che non vogliono dormire.

E' inversa la stagione della tenerezza:
nasce mentre i fiori
tornano in grembo alla storia.

Poco distante da me
giacevamo grovigli d'ombre
coperti dalla tenerezza del tramonto.

Ogni stagione ha un suo inizio
– si nutre di presenza –
e non si placa in un bacio.

Si scioglie la nebbia
e risveglia una pudica luce

sull'antico tepore
d'inizio inverno.

Anche per oggi sto rinascendo.

 

prendre la vie

indépendance - c'est toi...
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Fotografia di Paula N.

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Urlami la vita in un sussurro,
in una carezza al risveglio,
poi entra con me
 nel tepore del sogno
e accompagnami per vita nostra,
dove il gallo ha già tradito
il sole alto.

Piovere.
Così è oggi il tempo,
quest’inverno sconfitto dalle finestre
solo perchè noi ci siamo dentro,
sopravvissuti agli eventi.

Come vita vuole,
noi la disegniamo senza fogli,
piuttosto nel respiro breve
di un bacio strappato all’età,
ai rimandi per eccessi,
alla pelle ruvida dei silenzi.

Raccoglimi ogni sera
dove inizia senza confini,
vera come una bugia,
la libertà della nostra prigionìa.

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trovato sottovoce sulla pelle

 

lieu de passages

indépendance - l'attente
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Fotografia di Panda

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Sguardi sparsi,
ricompongono il tempo
di quei frammenti e attimi
da cui tutto è dipeso.

(Anche il peso delle nuvole)

Luce sussurra alle finestre 
e nel suo esistere
 evidenzia strati di polvere
fra le macerie.

Anche la ruggine ha una sua storia.
Come quella di un dente
a cui è stata tolta la bocca.

Anche le impronte digitali
hanno avuto carezze,
odori e qualcos’altro da ricordare.

La forma del ricordo
è il tempo straziante
del non ritorno.

Passaggi d’oltrevita
in questa che ogni giorno s’apre
come un miracolo a cui solo per miracolo

appartenere.

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oltrepassando questo tempo

sur mon cœur

indépendance - futur
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Fotografia di Szeike

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Dall’altra parte del tempo,
in quest’andare in eterno presente,
torno a me
che mi somigliavo tanto.

E ti guardo
nella diversità dello sguardo,
l’iride si stringe in un morso di mille serpenti
come se dietro la mela
tu stessi ancora sbadigliando.

Oggi ti ho guardato scomparire
dalla clessidra dei ricordi
e cadevi come cade la polvere
senza ricordarsi d’essere stata del tempo
unica memoria.

Da questa parte del tempo
brucia nell’aria un incenso
e delimita visioni,
la visione d’altro.

Quasi la fermo
quella carezza che mi fruga pensieri
fra i capelli.

Da questa parte del tempo
cerca una ragione di vita
la macchia dei miei peccati
e quella
 – sul mio cuore che non vuole più morire –

d’inchiostro.

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trovato nella stagione della tenerezza

les temps

indépendance - entre la pluie
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Fotografia di Michelle Bra

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Poi mi chiedo cosa ci faccio io
nel tempo.

Dove siano caduti i sospetti,
o con quale scusa ci inganni ancora
la vita.

Se c’è un effimero
quello fu il tempo lungo
dai passi brevi,
o il cavalcare l’aria
ignorando le stagioni
in cui tu mi fosti universo.

Ora che il tempo
altro non è che l’attimo,
mi chiedo a cosa servino alla vita,
gli anni, i ricordi o le lettere
scritte, affrancate e mai spedite.

Ora che il tempo è il solo luogo
dove sto andando,
cancelli tu le impronte
della mia ombra,
(unica compagna di solitudini)
nel nostro deserto?

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trovato

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E’ iniziato un nuovo anno
con una velocità che mi ricorda
che nonostante tutto il tempo sta passando

BUON 2010

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étoile errante

indépendance - vol
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Fotografia di L. Bugrock

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Che tenerezza guardare fuori
oltre i vetri dei nostri giorni,
spezzare un sospiro
alla tavola dei ricordi.

Odore di cose andate
tornano per giusto un saluto,
poi, in preda alla vita,
vanno.

Su quale nave vedrò arrivare
il cammello che attraversa il deserto
e in quale sole
troveranno pace le nostre ombre?

Nulla è
come ci avevano abituato i sogni:
neanche il cane abbaia più
all’arrivo di una notizia.

S’arrestano al giorno
anche le stelle
e rimangono silenziose
dietro le tende morbide della notte.

E’ lì che s’abbracciano
come mossi dal vento

certi piccoli sogni.

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trovato dopo i nostri compleanni,
dopo un via-vai di giovani per giorni per casa
e trovato  sul solito graffio
inciso sulla corteccia del nostro albero

encore en vie

indépendance - feuilles.
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Fotografia di Szeike

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Si sarebbe ripromesso l’incontro
come nella lentezza delle giostre
quando finiscono la corsa.

Ma noi si era già d’altra epoca
come nati fuori dalla stagione
dei meli in fiore sotto la neve.

Si era due cavalli abituati solo a correre
su una pedana di cartone
costretti ad un simulacro di cielo
intravisto da una fessura breve.

Poi tutto si dissolse in un sorriso
come fosse stato un saluto breve
rimasto appeso per anni
come un’antica ragnatela.

Se mai fossi stato tu il ragno
avrei rammedato ogni nodo
in un crine di destriero
o in un possibile gioco di dita 
per liberare almeno il vento.

Ma il destino dei malati d’Amore
è morire un po’ alla volta.

Ogni giorno
lentamente.

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Dopo giornate senza un minuto di sonno

mourir de vanité

indépendance - écoute-moi
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Fotografia di M. Machine

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Ascoltami.

Vanità di pioggia
esiste piovendo
nella brevità dell’attimo.

Nulla che ci riconduca
oltre questo niente
e niente ci ricorderà esistenza

se non il lento cadere
fra un tempo e l’altro,
della pioggia.

Qualcuno dirige i musicanti,
altri imbrattano spartiti,
musicando il silenzio.

I più devoti alla vita
 – quei disperati come noi,
che scorticandosi l’anima

nel piovendo,
per ogni alito di vento sulla risaia,
piangono.


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trovata in un odore
e nei discorsi della pioggia

la faim et sa bouche

indépendance - l'attente

Fotografia di Composed

 

Nel tempo in cui torno
abitano la fame e la sua bocca;


abitano con pudore
gli echi dei ricordi
e un silenzio sempre più adulto
ogni volta che lo guardo.

Tutto è al di là del niente
la forma delle cose
senza sfiorarle.

Solo le mani ritrovano le lettere
che ci scrivevamo un tempo
senza dover rovistare
fra un nuovo e un vecchio,
nella sola abitudine
del tempo che passa.

Sono tutti i respiri
che muovono le ombre degli oggetti
lasciati riposare
dove mai ci raggiunse il sonno
ne’ mai ci raggiungerà.

Anche le formiche
si muovono come di casa
nelle stanze dell’abbandono.

Una ad una, insieme
formano e inseguono un sentiero,
oltrepassano anni di minuti
poi per la stessa antica fame

anche loro, come noi,
tornano.

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trovato in un edit che non so usare
e mi crea molti fastidi nello scrivere,
Come funziona l’accapo senza doversi sbatezzare?


 

j'aimerais m'arrêter

indépendance - l'arbre
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Fotografia di N. Lina

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Mi sarei fermata
sulle rive dell’ultimo sguardo
per gettare come fosse vita
altro pane ai nostri giorni. 

Anche le anatre
oltrepassano recinti
e disegnano traiettorie sull’acqua.

C’è sempre quell’albero
con incise le nostre iniziali
sulle foglie d’autunno.

La distrazione è altro:
non è nei colori caldi;
è cercarmi nei tuoi passi,
prendere distanze da quello che sento
e andare oltre i rimandi.

Si sposa il sole al suo riflesso
e diventa col tempo quelto che siamo:

tristezza e tremore
al risveglio.
 
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trovato in giornate piene di cose intorno alle parole