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Mani negli occhi
raccolgono il mio cielo.
Un pò piovoso, dicono.
Pioggia che sa di male,
troppe onde persino nel mio inguine
dove raccogli il mio bocciolo per la tua vanità
per farne nettare degli dèi.
In te cerco la dolcezza della risacca,
la sicurezza di una conchiglia,
il volo dei gabbiani.
Ho pianto tanto,
che mi fa male persino il cielo,
ho pianto tanto che non ho più mari;
solo una pozza chiara dove ancora,
quando sei aria che mai asciuga,
io bevo la mia sete
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Liberamente tratto dalle preghiere