période nocturne

aube des pensée

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"Generale il tuo carro armato e’ una macchina potente,
spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.

Generale, il tuo bombardiere e’ potente.
Vola piu’ rapido d’una tempesta e porta piu’ di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.

Generale, l’uomo fa di tutto.
Puo’ volare e puo’ uccidere.
Ma ha un difetto:
puo’ pensare"

Bertolt Brecht

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La notte, proprio mentre i pensieri si dipanano,
passo intere ore a discorrere con un uomo, le sorti del mondo
fino a quando la rugiada, si posa nell’ora di venere
e mi concedo quelle due tre ore di riposo prima del risveglio precoce.
Ci parliamo di grandi temi attuali, di come lui da lì veda il mondo,
e di come, invece appaia a me da quassù,
fra gli alberi, il silenzio, le parole.

Se i bambini, nel sonno crescevano,
io cresco, ogni minuto nel confronto
per trovarmi sempre più acerba
in un tempo che nonostante tutto, passa.

Dalle grandi rivoluzioni, alle terribili involuzioni
ci perdiamo nelle memorie
che sono l’unica vera cosa c’appartenga.
Come i baci ricevuti e le dichiarazioni
d’eterna dolcezza di cui rimaniamo scrigno.

confiances

Tutto il resto è nebbia
tutt’al più è febbre.
Al limite, nostalgia.

tendresse pendant
la mystérieuse solennité de la nuit

Fra le parole, sfuggono, lontane, reciproche memorie
mentre sfogliamo insieme le notizie che usciranno sui giornali
o mentre ci confidiamo debolezze.

Chiedo una parola di Salinas e risponde Brecht,
fino a stupirmi al risveglio, con le tracce che lascia qui.
– "Scrivi qualcosa, dedicami un post su Brecht"
– "Già, Quest’anno ricorre il cinquantenario dalla morte,
il quattordici agosto del cinquantasei, Brecht moriva"
– "Fai un post su quei NO che ti riescono bene e di come hai educato tuo figlio"
– "Un post sulla disubbidienza è sempre un bell’argomento…
Ci penserò ma non farmi dire "SI" "

Ti ho risposto,
con un Brecht sempre ruvido
ma pieno di speranza.

"ancora gli uomini pensano"

poi, con la dovuta calma,
parleremo anche dei NO.

(non mi è facile insegnarli a mio figlio)

liberamente tratto dalle cose che ci accadono dentro e intorno