morsure

sans pensée

.

Di lunghi inverni
senza una carezza che non fosse la Tua
e parole lasciate al vento, così
nella naturale profezia
della Fedeltà.

Non ho irrigato il tuo campo
di altre solitudini
ne’ abitato solitudini che non fossero mie.

Fra le dita, il morso.
Mio, Senza le gli incisivi di nessuno
sulla mia carne
la Tua carne, consacrata
come l’ostia divina

fra le mie labbra
sempre assaporo quell’essenza di neve.

Dietro ogni porto una nave.
Nel mio, hai sempre l’ancora gettata
e un fazzoletto rosso

 rosso morso del mio sangue
sempre rosso
del Tuo Amore

liberamente estratto dalla bocca