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Il mio cuore
è ancora un carbone incandescente
che brucia le acque
che infiamma la voce
e rosseggiando
un tempo che non passa,
come il ramo fragile dell’esistere
si spezza.
Il mio cuore
marcia sui lunghi silenzi
e riecheggia fra i seni
come un figlio che nasce.
La mia verità
è il cadere delle foglie,
il piangere dei salici
e una tenerezza
che in questa vita nuda
mi fa da vestaglia.
I miei destini
si sono tutti incendiati
sotto la neve
mentre bevevo la vita
dalla linfa della tua foresta.
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era novembre e c’era la neve
poi si è aperto il deserto.