Ove il vecchio passa l’Arno
stabile sulle sue vecchie ossa,
ove i certi,
gettano la chiave del proprio cuore
noi, stavamo nel nostro abbraccio.
In quell’istante pensai,
che in ogni momento in cui il buio mi avesse colto,
ricordando il tuo sorriso,
come i pescatori,
avrei avuto una stella guida.
Sì, sono un pescatore.
Domani getterò le reti,
e per molto
starò senza i tuoi occhi figli di un castagno.
Dovrò saziarmi delle tue carezze, finché potrò
Dei tuoi baci
E dei tuoi sorrisi.
Tu mi rimprovererai di ingordigia,
ed io ti sorriderò
e ti bacerò ancora.
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di Giacomo D.
.
Dal cuore di Giacomo, 15 anni
che io osservo vivere e respirare.
Poesia classificata ad un concorso di poesia il mese scorso