jeux

papier

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Il gioco della rinascita
costringe a spiegare di nuovo la carta
per il gioco antico d’esistersi nonostante tutto

Descriversi sulla memoria i taccuini
d’un viaggio dentro.
Il più faticoso dei viaggi, contro il proprio vento.

C’è vento oggi che  niente si muove
e l’aria è solo un pretesto per respirare.
Solo le lenuzola bianche s’asciugano al sole.

Il gioco della rinascita
ti costringe fuori dal gioco per due giri
poi si rientra col più debole
per continuare.

Ogni giro è più fatica, ogni giro è più dolore
senza nemmeno il vizio inutile della vittoria.

Quante volte ho rovesciato il mio tavolo da gioco
e quante volte sono scesa sotto al tavolo
per giochi più divertenti senza diritto d’esistenza.

Il gioco della rinascita
sono mille fiori recisi e un prato
che ancora sceglie di fiorire.

Essere oltre, fuori di sè
per guardarsi ancora camminare.
Correre senza luoghi dove andare
e  piano
con le mani racchiuse in simulata preghiera
sotto al viso opposto al sole

con gli occhi chiusi, dove niente esiste
lì con la solita pessima condotta morale,

nuotarsi dentro e scegliere di volare

liberamente tratto dalle parole