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Si rincorrono sotto i pioppi
quegli anni che si sono persi,
non portano guinzaglio, non portano rumori
e la vita è un nodo che si ripete,
del mio galoppo anche la briglia s’è sciolta.
Ho ritrovato nei pochi anni,
il volo di un airone, la corsa di un cane,
l’ondulare nel cielo di una criniera,
i passi incerti di una donna.
In una catena, attaccata al progresso,
parole di tenerezza, sciolte come neve
in un abbraccio.
Eravamo il vostro tempo
quando il tempo era nostro.
Tra i filari degli anni, abbiamo bestemmiato
il piacere di lunghi capelli e balli
e l’amore si faceva lì su quel prato
mentre qualcuno cantava.
Un filo d’erba s’intromette fra
gli occhi di uno sguardo,
una parola quasi sciupa il silenzio,
uno sbattito d’ali avverte che il cielo è pronto.
Volano così gli aironi,
in un tempo che è di chi lo trova
testa o croce,
comunque vada, si farà sera.
Sono nudi i miei giorni, nudi gli occhi
e nudo tutto ciò che più non si copre.
Solo una carezza rubata al primo passante
copre lo sguardo, sella del cavallo,
la corsa,
con la stessa naturalezza
di un bacio
.
Trovato nella sera
inciampando in un pensiero