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Fotografia di J. Rose
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S’apre sempre d’improvviso
quel sentiero
che indica la strada per rimanere
senza dover necessariamente tornare.
Ho mani di lavanda
quando seguo nei campi
le traiettorie del vento
o quando ancora più fragile
mi ferisco con un papavero
che sta sopravvivendo.
C’è un interminabile
campo di girasoli
dove ancora corrono i miei temporali
e dove nulla oltre la pioggia
interrompe l’esistere
del cielo.
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Trovato in me,
per caso fra gente che va e gente che viene.
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