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Ti ritrovo nelle fatiche della vita,
dove nei giochi d’acqua,
ancora risplende la luna.
Ha il volto rassicurante
e una mano presa in prestito ad un albero
per raccontarci di un’altalena che ancora si muove
vicino agli anemoni selvatici.
Dentro gli occhi che rovisti frettolosamente
e anche oltre,
c’è nella calma di un mare in burrasca,
una terra rimossa dove
tutto ancora nasce e niente seppellisce.
Ho coperto il destino con un destino nuovo,
preso in prestito dalla giocosità della femmina
ch’è nel nido a fare la mamma.
Mentre giochi agli indiani
scopre con pudore di sè i seni
e allatta una ad una
mentre tu le colpici con le frecce
tutte le stelle
.
Dal cielo, dalla luna pallida,
dalle frecce che mentre allattavo le stelle,
hanno colpito me