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Si muove d’estate con passi di neve,
come se tutto dovesse ancora accadere,
in un silenzio di poche, timide luci.
Voci raccontano quello che non dici
e la città si muove oltre la collina,
in una distanza che non ha misura.
Respiro la voce,
quella che hai appoggiato sulle lenzuola
nella piega più calda della sera.
Pagine vuote volano
con la stessa dolcezza di un abbraccio,
e se ti chiederanno di me,
tu racconta la mia serenità
come se non fosse, quella che ascolti,
una bugìa
.
Pensando alla dolcezza del luglio