corp

songer

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Di tante parole
avrei fatto volentieri a meno delle mie.

Nascoste alla memoria
le avrei trovate sempre,
impastate di lacrime e  sangue.

Trafugate nel silenzio
come statuine del presepe senza stalla
le inutili parole d’argilla.

Un bacio sulla solitudine
ricorda il privilegio delle labbra,
cosparso d’incenso e olio
si riposa
il corpo dell’anima.

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Liberamente tratto dalla preziosità del Silenzio