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Come ci ingannano gli anni
profetizzando sul divenire
ignorando il cadere naturale
delle foglie.
Saremmo caduti anche noi, un giorno
sul ventre bagnato
della storia.
Eppure eri la foglia
che copriva gli occhi nel gioco delle ombre,
o la rincorsa di un'onda
che non si stacca
nè dalla sabbia nè dal mare
ingannando col suo passare
ogni riflesso di luce.
Ancora inciampo
l'eterna tenerezza di un giorno,
spacciandomi
– foglia ingiallita dal tempo –
per germoglio.
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Trovato nel solito ritornello
che fa da contralto a certi bassi