ami

dall'archivio di E. - lui stesso,  1975 

 "ieri sì" – Charles Aznavour

"…e se racconto tutto ciò,
di come erano folli e belli quegli anni della mia giovinezza,
lo faccio affinché poi tutto taccia,
perché non posso nascondere
che ci siamo scannati con le nostre mani,
che si è rovinata nel corso degli anni
quella che credevamo fosse l’unica possibile storia, la nostra".

Pier Vittorio Tondelli
.

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***

– Ma la mia foto secondo me ci sta bene sul tuo blog…
– non è un blog. E’ una blogga.
– Ma che dici, la metti?
– Sì, anche se la penso diversamente da te. Stai meglio ora di allora.
(sembri un bambino, lì)
– Seh, ma ora ho cinquant’anni.
– Ne vedi molti di cinquantenni come te in giro?
– Modestamente no. Ma che ci scrivi sotto?


***

Sei alla tv a guardare ballarò; in linea d’aria,
sei a circa due metri, disteso sul divano.
Non sai cosa scrivo dal tuo pc.
Ho associato a te, una nostra passione comune:
Pier Vittorio Tondelli.
Ho scelto una frase che sicuramente non conosci
anche se sei la persona con più conoscenza io abbia mai conosciuto.
Sai di sapere e questo evidenzia il tuo ego
che mantieni sempre bene in forma come te.

La mattina, prima del caffè, la nostra frase ormai consueta.
"Oh cazzo, siamo vivi anche oggi, purtroppo"
Io vado di là, bevo il caffè a occhi chiusi ancora, col muso fino al culo
mentre giocherelli al pc, o spolveri libri.
La mattina credo che oltre quella frase, sia scandita da sbuffi
e qualche rara e distratta parola.

Si inizia a parlare in macchina, due ore dopo
"E oggi come ci facciamo fuori?"
Poi, ci si perde nelle nostre cazzate, prima di ricordarci d’esistere.

Sicuramente leggerai domattina
Perchè anche se volessi tenerti sveglio, piomberai nel sonno
prima che alla tivù smettano di scannarsi.
(dimentico sempre che sei un overcinquanta
e non reggi più i colpi di quei tempi lassù, come quand’eri nella foto)
comunque quando dormiamo
sembriamo angeli.

Solo nel sonno, però.

liberamente tratto dalla casa