non c’era niente di definito.
– era –
un pò come avere mani
e scoprirle dopo trent’anni.
Il peso di una parola scritta o di una carezza data.
db si accese la vita anche quella mattina
come fosse una sigaretta.
La prima dopo il caffè, come un’abitudine stanca
senza la quale la giornata avrebbe avuto un diverso sapore.
Il gusto delle cose normali.
Semplici distrazioni o eloquenti richiami alla vita.
rimaneva sempre qualcosa di indefinito.
l’indefinito ha in se’ il potere del non accaduto
e dell’immaginato.
anche quel giorno db scese le scale del suo pensiero
con fare stanco e pregievole
con la leggerezza del non detto e del non saputo
di chi ha il dono dell’attesa
e della disattesa.
Rimase ferma ad aspirare
il primo vagito di quel giorno.
spense la sigaretta sul culo di un ipocondriaco
e gli disse che era il vaccino contro la tristezza.
L’ipocondriaco si sentì immunizato dai mali del mondo
e iniziò a vivere