vie

pense à  moi

Che strani passaggi fa la vita
fra le curve si dissolve
sulla strada degli incontri,
come puttane con le calze smagliate
si perdono i giorni sui tacchi
di un viale d’un tramonto osteggiato
per ritrovarti nella ricerca della dimenticanza.

Si percorrono le coincidenze del destino,
come a voler ricordare un fatto, un perchè, un odore, 
una prima frase detta, uno sguardo, una parola.

 Che strane malattie non cura la vita
e che vento mi spinge oltre me.

Mi corrono addosso le tue mani
come un arpeggio malinconico
mosso dall’odore

Se si rompono i tacchi,
possiamo sempre camminare scalzi
sul collo strozzato delle bottiglie
bevute con la fretta della vita.

Dietro l’angolo
proprio sull’ultima nota,
ho cantato sulla tua bocca
la mia canzone migliore

liberamente tratto dalle stelle