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E ora che sei nel tempo assoluto,
disperdi il mio orologio
e nevica forte
anche sulle lunghe ore d’estate.
Fatti acqua per la mia sete
e accarezzami i capelli
prima di dormire.
Ora che puoi,
respira senza lottare
in questo bilancio
troppo peso per le mie mani.
Ora che sei, ora che sai,
che vedi senza guardare,
imparami di nuovo
nei lunghi silenzi di figlia
e fermati dove ho smarrito la virgola,
dove nulla mente e tutto torna.
Tutto.
Prima o poi, torna
come verità, dolore, bugia
nella schiuma bianca
che nulla disperde
della neve o del mare.
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Ora e sempre, rimani.
Insegnami la vita senza te.